La cucina antica della Dimora del Prete di Belmonte
Alloggiata al piano terra della Dimora e ricavata da un ambiente preesistente la costruzione del palazzo è la cucina antica ottocentesca, la quale conserva caratteristiche tipiche dell’epoca. L’arredamento originale è composto da piani cottura alimentati a carbone, mentre la superficie di lavoro principale è al centro della cucina, dove ancora si trova il tavolo grande, pesante e robusto. Il perimetro della stanza ospita i mobili di stoccaggio, i fornelli e il lavello. Secondo il tipico stile vittoriano europeo, la cucina è affiancata da piccole stanze destinate al lavaggio delle stoviglie, alla dispensa, alla cantina. Ancora intatta è la scala di servizio che consentiva alla servitù di rispondere velocemente alle richieste dal piano nobile. Il muro del piano cottura è rivestito in piastrelle di ceramica, che svolgono la funzione di migliorare l’igiene e l’estetica allo stesso tempo. Domina la stanza il camino monumentale.
Cenni sul personale in epoca vittoriana
Il personale di una dimora era perfettamente organizzato, ciascuno aveva ruoli e mansioni specifiche e una gerarchia da rispettare: un piccolo esercito preparato e ben diretto, che poteva essere aumentato di personale esterno se le esigenze di ricevimento superavano le capacità interne della servitù. I compiti non riguardavano soltanto il mantenimento della pulizia dell’enorme palazzo, ma anche la cura dell’immenso patrimonio di mobili, suppellettili, argenterie, quadri, tessuti, porcellane che dovevano essere mantenuti in ordine e in buono stato. Per quanto riguarda l’ambiente della cucina, la gestione era molto delicata e necessitava di personale capace e preparato al suo ruolo, questo perché le cotture non erano semplici e soprattutto perché, nelle grandi case in particolare, in questo periodo le preparazioni alimentari si fanno complesse, quasi artistiche. I cuochi e le cuoche, perciò, erano considerati personale specializzato, guadagnavano più degli altri membri dello staff e godevano di una certa libertà di azione. Oltre a cucinare per la famiglia e gli ospiti, i cuochi si occupavano anche dei pasti dei domestici, che venivano serviti e consumati in una sala da pranzo al piano nobile.
La cucina antica come location
Su prenotazione è possibile organizzare cene a base di piatti tipici o tradizionali (minimo 10 persone), o altre tipologie di evento, come aperitivi e degustazioni.